Scheda dati del
territorio Salandrese
Nome |
Pro
Loco Salandra |
Regione |
Basilicata
|
Provincia |
Matera |
Località |
Salandra |
Indirizzo |
Corso
Dante 1 |
CAP |
75017 |
Tel |
0835/673015 |
Fax |
0835/673013 |
Posta
elettronica |
|
Orari
ufficio |
Mattino
10/13 Pomeriggio 16/19 dal Lunedì al Venerdì |
Presidente |
Michele
Labattaglia |
Resp.
Marketing |
Giovanna
Lisanti,Raffaella Miglionico,Rosanna Iacovino |
(N°
Volontari) |
75 |
Note storiche |
SALANDRA Salandra, comune di 3169
abitanti abbarbicato sulle colline dell’entroterra materano, è di origini
antichissime. Dopo l’anno 1000, il feudo passo nelle mani di diversi
proprietari, fino al 1544, quando Signore, divenne Francesco Revertera. Il
borgo antico è sovrastato dai resti del castello Normanno e dalla Chiesa
Madre. Salandra prende il nome dalla Salandrella (scorre a pochi chilometri
di distanza) che deriva
dal greco classico Acheloo-Andros che significa “Uomini dell’Acheloo”, da cui
Acheloo fiume della Grecia da dove provenivano gli uomini che vennero ad
abitare in queste zone. Da queste parole si ebbero nei secoli le parole
Achelandros e Acalandrum latino, quindi Salandra. Il Comune di Salandra è rappresentato da uno stemma su cui sono raffigurate “due spade poste in croce di S. Andrea con
le punte conficcate in un fiume e sopra un gruppo di colline moventi dal
fiume stesso.”
FRAZIONE DI MONTAGNOLA La Frazione di Montagnola è
sorta ai limiti del bosco di Montepiano oppure detto “Bosco Materi” dal nome
della famiglia che verso la metà dell’’800 ne entrò in possesso. Nel 1923 fu
venduto da questi, a Francesco Iula, allora sindaco del paese. Negli anni
1970, l’ amministrazione comunale attuò un piano regolatore per la
costruzione di nuove abitazioni. Il sindaco di quegli anni, espropriò il
terreno agli eredi della famiglia Iula per far sorgere il nuovo borgo. |
Archeologia |
Il
territorio di Salandra fu sede di stanziamenti fin dal IX-VIII secolo a. C.,
come documentano i resti di un antico villaggio sulla Timpa Sant’Angelo e numerosi
ritrovamenti di cocci di vasi, simili, nelle decorazioni, a quelli ritrovati
in molte altre zone del Materano e risalenti a quell’epoca. Alcuni cocci di
ceramica graffiata o impressa, rilevano che in questa zona dovevano esistere
degli insediamenti già in età neolitica. Reperti analoghi sono stati
ritrovati nella piana di San Giovanni. Un altro insediamento che risale
all’Età del ferro è quello di S. Vitale dove sono stati ritrovati resti di
capanne e materiale in pasta figulina risalenti a quella data.
Nel 1732
nel letto del torrente Salandrella sono state rinvenute le tavole di
Heraclea, che sono lastre in bronzo recanti leggi in materia agraria che
provano l’importanza
del sito nell’età greca.
Il 30% del territorio di Salandra,è delimitato da zone di elevato interesse
storico e archeologico.
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Arte |
La
chiesa del Convento di S. Antonio in Salandra, edificata nel 1542, ospita un organo
di inestimabile valore storico-artistico.
L'organo
restaurato è stato presentato alla cittadinanza salandrese con un concerto
inaugurale che si è tenuto presso la chiesa il 06 dicembre 1998, tenuto del
maestro Organista Liuwe TAMMINGA . Nel 1530, arriva a Salandra Simone da Firenze, che realizza
il Polittico dell’Annunciazione, formato da sei scomparti che rappresentano:
L’ Eterno Benedicente, L’ Annunciazione, San Girolamo, San Paolo, San Pietro
e San Giovanni Battista,e nella predella Cristo tra gli apostoli.
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Riserve naturali |
Calanchi :L'azione dell'acqua e del vento sull'argilla,
porta nel tempo alla formazione di particolari fenditure,balze, fenomeni
carsici e creste argillose che tecnicamente prendono il nome di "calanchi"
e "biancane".Questo complesso insieme dà origine ad un paesaggio
che più volte è stato giustamente definito lunare.I calanchi di Salandra si
distendono sul versante che guarda al torrente Salandrella ed i più
spettacolari sono raggiungibili imboccando una stradina asfaltata che diparte
dalla zona del Calvario. E' di recente istituzione in Basilicata il ”Parco
Naturalistico dei Calanchi” .Tra i Calanchi è possibile trovare
una serie di resti di molluschi, vegetali e insetti intrappolati nelle
argille e rimasti sottoforma di fossili.
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Parchi |
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Altro |
Bosco Comunale
Il bosco è composto da 700 ettari di cui il piano
dominante è costituito da essenze quercine(cerro, roverella, farnetto). Oltre
a queste vi sono specie secondarie arbustive (ciavardiello, prugnolo,
orniello). Sono presenti numerosi animali (cinghiali, volpi, istrici,
ricci..), ed uccelli (ghiandaia, merlo, fringuelli). Alla fine degli anni ‘50
ha subito una pesante devastazione dovuta alla Riforma Fondiaria. Attualmente
si sta cercando di ricostituirlo con interventi di miglioramento si è
proceduto alla sua pulizia e diradamento.
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Musei |
Il museo intitolato a Padre Serafino da Salandra e al
Duca Revertera, è stato allestito a Salandra nel 2004. In tale museo è stata
ricostruita seguendo i documenti ufficiali la genealogia della famiglia
Revertera signori di Salandra dal 1544 alla eversione della feudalità (1806).
La famiglia Revertera si fregiava del titolo di Duca di Salandra. Nel museo è
pure possibile seguire le vicende di alcuni frati francescani che vissero nel
convento di San Francesco di Salandra. In particolare la vicenda di Padre
Serafino da Salandra autore nel 1600 della tragedia sacra “Adamo Caduto” da
cui parrebbe, secondo le tesi di eminenti
studiosi, abbia tratto ispirazione John Milton per il suo “Paradiso
Perduto”.
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Biblioteche |
La Biblioteca comunale è sorta intorno al 1969/70 per
andare incontro alle esigenze della popolazione e soprattutto degli studenti.
Diverse sono state le sue sedi: prima in Via Trento, poi in Piazza Marconi e
attualmente si trova in Vico I Regina Margherita in un locale adiacente al
comune. Ci sono circa 5740 volumi di vario genere.
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Costruzioni storiche |
A Salandra è possibile ammirare una serie di costruzioni
storiche. Tra le più importanti ricordiamo il Convento di San Francesco con
annessa la Chiesa di Sant’ Antonio, i resti del Castello Normanno risalenti
al 1100 e ricostruito su i resti di un “ Castrorum” romano; la chiesa Madre o
di Santissima Trinità; alcuni palazzi signorili tra cui quelli delle
famiglie:Spaziante, Motta, Alitti (Gerbasio- Autera), Calvini
( Maremonti- Giordano),Grassano.
CASA MOTTA
Costruita nel 1700 dal canonico MOSCATELLI, passò per
successione nel 1817 alla famiglia Motta, che ha abitato fino al 1978. Nel
1980 a causa del terremoto ha subito notevoli danni. La costruzione è
composta da 12 vani, suddivisa in due piani. Al piano terra vi erano le
stalle, il frantoio, le abitazioni dei frantoiani e il pozzo con una grande
cisterna che serviva per annaffiare il giardino circostante la casa. Al piano
superiore abitavano i padroni. Del forno e del frantoio oggi sono rimasti
solo i ruderi. La particolarità di questa costruzione sta nei soffitti delle
stanze, essi non sono tutti uguali ma assumono diverse forme: cubiche,
triangolari, quadrangolari ecc. all’esterno c’e’ una torre che sicuramente
serviva come punto di vedetta, questo si può dedurre dalle varie feritoie di
cui è dotata la torre. E’ stato vincolato dalla Soprintendenza per i Beni
Artistici e Architettonici di Basilicata.
CASA SPAZIANTE
Costruita nel XIX secolo, fu abitata dalla famiglia
Spaziante e dai suoi discendenti tra cui Celerino Spaziante che fu un
patriota del Risorgimento italiano. Questo palazzo subì il saccheggio da
parte dei briganti guidati da Carmine Crocco Donatelli e del generale
spagnolo Josè Borjès che nel 1861 tentarono di promuovere una reazione per
riportare sul trono Francesco II di Borbone.
Celerino in tale occasione fu catturato e portato prigioniero. In una
casina nei pressi di Ferrandina fu
bruciato vivo per le sue idee legate all’Unità d’Italia. Anche per queste
motivazioni storiche il palazzo è stato posto sotto vincolo dalla
Soprintendenza per i Beni Artistici e Architettonici.
CASA CIOCIA
Non si sa di preciso quando sia stata edificata. Si
presume che la sua costruzione sia avvenuta intorno al 1926. Costruita
dalla famiglia Ciocia a tutt’oggi è abitata dagli eredi. E’ composta da 10
vani,il piano superiore è adibito ad
abitazione dei proprietari. Al piano terra vi è ancora un frantoio risalente
alla data di costruzione perfettamente tenuto e conservato, funzionante sino
al 1975.
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Chiesa Madre della S.S.Trinità sec. XI-XII
Non vi sono dati storici precisi quando essa è stata
edificata. L’edificio sorge su tre livelli differenti di costruzioni
risalenti ad epoche diverse. Attualmente la chiesa di stile romanico ha una
sola navata ed è spaziosa, ha un
modesto campanile con tre campane: una grossa, una media e l’altra piccola.
E’ stata ricostruita dopo il terremoto del 1857, allor quando subì gravi
danni tanto che fu quasi totalmente distrutta. L’altare risale al 1700
costruita da un artista napoletano. Durante alcuni lavori di ristrutturazione
sotto il pavimento in corrispondenza del battistero è stata trovata una grande quantità di scheletri.
Chiesa di San Antonio da Padova sec. XVI
La sua costruzione cominciata nel 1546 fu completata nel
1573 giusta iscrizione sull’architrave del portone d’accesso. Contestualmente
alla chiesa fu realizzato la costruzione dell’ annesso monastero francescano
dedicato a san Francesco. Il convento ospitava da 18 a 25 frati. La chiesa è
costituita da un'unica navata alla quale si addossa un campanile che ospita 5
campane. Adornano la Chiesa altari del settecento, tele e affreschi di varie
epoche per lo più del ‘500 e del ‘600 ricordiamo: La Madonna col bambino, sec. XVII; Santo Vescovo, sec. XVII; Sant’
Antonio Abate, sec. XVII; La Madonna del Latte, sec. XVII; L’Immacolata
Concezione, sec. XVII; San Vito, sec. XVII; Santo Francescano non
identificato, sec. XVII; San Giovanni Battista, sec. XVII; San Nicola da
Bari, sec. XVII; San Leonardo, sec. XVII;
San Matteo e l’angelo, sec.
XVII; Santa Rosa da Lima, sec. XVII; Il sogno di San Giuseppe, sec.
XVII. Sono custodite le
reliquie di San Donato vescovo e di Santa Fausta, e conservato un trittico
cinquecentesco attribuito al pittore potentino Antonio Stabile. Il portale è
sovrastato da tre statue raffiguranti il Cristo e due frati francescani e
dallo stemma dei Revertera. Ai lati
due leoni in pietra in stile Saraceno, rinvenienti, senz’altro, da
qualche altro sito e qui posti durante la costruzione della chiesa. Nel
sotterraneo sono stati rinvenuti una grande quantità di scheletri, poiché
anticamente non esistendo i cimiteri le salme dei frati e delle personalità
più in vista del paese lì veniva seppelliti.
Chiesa di San Rocco sec. XIX
La cappella dedicata al Santo di Montpellier venne
edificata nel 1656 in seguito alla peste. Nel 1843 fu ampliata e dopo 3 anni
venne aperta al pubblico. A seguito dell’epidemia della peste dell’800, San
Rocco divenne protettore di Salandra in sostituzione di San Castolo. La
Statua del santo è datata al secolo XVII ed ivi custodita. La Chiesa è 3
navate e un transetto. Ha subito gravi danni a causa del sisma del 1980 ed è
stata poi ricostruita e abbellita. E’ stata riaperta al culto il 20 Luglio
1996.
Chiesa di Santa Lucia
La cappella di Santa Lucia è posta al centro del paese in
Via Maresciallo Saponara. Originariamente la cappella di epoca molto remota
era dedicata a Santa Maria della Neve. Ricostruita in tufi nel 1925 circa,
dotata di una bella statua raffigurante S. Lucia fu ad essa dedicata. A causa
dei ceri, nel 1980 scoppiò un incendio che danneggiò la statua e buona parte
della chiesa. Nello stesso anno fu riparata e riabbellita con una raccolta di
fondi da parte della popolazione. La nuova statua fu benedetta dal parroco don Carlo Romano. Santa Lucia
viene ricordata il 13 dicembre ed è la protettrice degli occhi.
Cappella di Santa Maria
E’ situata nel Rione Castello, in via Santa Maria
Larabita. E’ di proprietà della famiglia Autera discendenti della famiglia Gerbasio,
che a loro volta subentrarono alla famiglia Alitti. All’interno della
cappella è custodito un dipinto su tela di ignoto pittore lucano. La tela
rappresenta un trittico databile fine 1500, inizi del 1600, dove è
raffigurata la Madonna dell’Annunziata, San Giovanni Battista, al centro a
mezza figura S. Pietro da Verona Martire, a destra S. Domenico di Guzmàn
fondatore dell’Ordine dei Domenicani. Nella parte centrale del trittico, in
un incavo rettangolare è posto il dipinto della “Madonna Gallottotrophousa
con bambino”. In basso a sinistra è raffigurata una donna in preghiera , la
committente dell’opera, con ogni probabilità un’antenata della famiglia
Gerbasio proprietari della cappella.
La chiesa dell’ Annunziata
La chiesa dell'Annunziata in Salandra si trova a circa 3
chilometri dal centro abitato, sulla strada che porta verso la località
Caporre. Dei suoi arredi sacri originali è rimasto pochissimo: una statua in
pietra, mai datata, e attualmente conservata nella chiesa di San Rocco. La
chiesa presenta pesanti lesioni dovute al sisma del 1980, lesioni che
interessano gli archi laterali e l'asse centrale della volta che sorregge la
copertura. Tutto il fabbricato è sottoposto ad una torsione a causa del
cedimento di una parte del terreno nella parte retrostante della chiesetta
che la fa inclinare verso valle. Il
fenomeno fa sì che se osservato dall'interno da un indescrivibile senso di
vertigini. La festa in onore della Madonna dell’Annunziata si svolgeva la
prima domenica di Maggio. Nei locali attigui, oggi solo pochi ruderi,
vivevano già nel medioevo alcuni frati francescani. E’ importante ricordare
che nel 1500 in tale luogo è vissuto padre Eufemio da Miglionico, prima di
essere trasferito nel convento di S. Antonio di Tricarico. Oggi la Chiesa è
del tutto abbandonata e incustodita.
La Chiesa della Madonna Del Monte
La Chiesa della Madonna del Monte si trova a 7 Km da
Salandra sulla S.P. che porta allo scalo ferroviario. L’immagine della
Vergine ora si trova nella nicchia dell’altare della Cappella. Una leggenda
narra che un pastore nell’abbattere un grosso albero rinvenne nel grande
tronco incavato l’immagine della Vergine. Si narra che da parte dei
grottolesi vi sarebbe stato un tentativo
di trafugare la statua della Vergine, ma quando essi arrivarono sulla sponda
del Basento la statua si appesantì e le persone non avendo più la forza di
sorreggerla la abbandonarono e fu riportata indietro dai fedeli di Salandra.
La cappella è di origine molto antica, ma alla fine dell’800 ad opera
dell’arciprete Romaniello fu ingrandita, perdendo quasi del tutto
l’originaria architettura. Nell’abside dietro l’altare è possibile ammirare i
resti di antichi affreschi bizantini.
La festa viene celebrata
nell’ultima domenica di Maggio.
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Terme |
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Piscine |
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Altro |
Villa comunale
La villa comunale è stata costruita intorno al 1948
dall’amministrazione comunale presieduta dall’allora sindaco Giacomo Zagaria.
Successivamente abbellita ed illuminata dalle varie Amministrazioni che si
sono succedute. All’interno troviamo una croce secolare sormontata su una
stele in pietra risalente al 1500 e fatta erigere dai frati francescani.
Nella villa comunale si trova anche un monumento ai caduti in guerra, una
fontana con zampilli d’acqua ove i cittadini all’ombra di piante sempreverdi
ed in mezzo ai fiori s’incontrano per trascorrere il tempo libero.
Nella parte sottostante della villa è stato realizzato
un ritrovo per i giovani dove poter ascoltare musica e sorseggiare una bibita
fresca.
La Piazza principale
La piazza principale è quella di San Rocco, posta al
centro del paese. La piazza è dedicata appunto al Santo poiché su tale piazza
si affaccia la Chiesa omonima. Qui vengono svolte quasi tutte le
manifestazioni culturali e religiose, ed è un luogo di ritrovo e di passeggio
per tutti i cittadini. Al margine della piazza negli anni trenta è stata
eretta una fontana a tre cannoli e due vasche laterali che servivano da
abbeveratoio agli animali. Oggi la fontana
troneggia tra vivaci fioriere che abbelliscono il suggestivo angolo.
Piazza Marconi
Piazza Marconi già Plebiscito, è situata nel centro storico. Realizzata subito dopo l’Unità d’Italia,
battezzata per questo Piazza Plebiscito, abbattendo i resti della chiesa di
S. Nicola crollata in seguito al terremoto del 1857. Agli inizia del 1900, è
stata costruita la torre dell’orologio, alta circa 20 metri. Sulla facciata
della torre è stata apposta una lapide dei caduti salandresi della I guerra
Mondiale.
Piazza Vittorio Veneto
Piazza Vittorio Veneto è una nuova piazza situata nella
parte nuava espansione del paese. Al centro della piazza è stato eretto un
monumento dedicato alla Vergine della Madonna del Monte. E’ stato eretto nel 1972. Questa piazza
oggi è divenuta un luogo di rivenditori ambulanti.
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B&B |
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Ostelli |
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Camping |
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Case
Vacanza |
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Residence |
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Pensioni |
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Agriturismo |
IL MELOGRANO |
Hotel ** |
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Hotel *** |
MOTEL BASENTUM |
Hotel **** |
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Hotel
***** |
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Altro |
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Trattorie |
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Pizzerie |
Hilloch Pub Di Filazzola Isabella
Tel: 0835 670020 |
Fast
Food |
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Agriturismo |
IL MELOGRANO |
Ristoranti |
LA SALITELLA HOTEL |
Altro BAR: |
Ricciardi Giovanna Bar Centrale
PIAZZA
S. ROCCO,2 Zizzamia Maria Bar
PIAZZA
S. ROCCO,16
tel:
0835 673058 Bar Dello Sport F.Lli Carbone Snc
75017
Salandra (MT) - 1,
NONNA
MARGHERITA
CAFFETTERIA
DOLCERIA
BAR
DELLO SPORT F.LLI CARBONE
SNC.-
VICO II REGINA MARGHERITA,1
75017
SALANDRA (MT)
BAR
FORTUNELLO
Visceglia
Antonio
Via R.
Margherita, n.7 –
Salandra
Tel. 0835/673250
BAR LA
VILLETTA
Fanelli
Maria Antonietta
Villa Comunale
Salandra
Cell.
338/3422118 |
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Vini |
Produzione locale
Salandra non ha vini di grande fama, ma una buona
tradizione nella vinificazione. La produzione è essenzialmente a carattere
familiare e non viene effettuata per la commercializzazione, tranne in alcuni
sporadici casi. La vinificazione avviene nelle numerosissime cantine poste
nella parte nord del paese ai piedi dell’antico castello, nell’omonimo rione Cantine.
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Olii |
Olio
extravergine di oliva.
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Gastronomia |
Prevale la cucina povera. Una citazione particolare la
merita la "pecora alla
pastorale", carne di ovino adulto cotta a fuoco lento per molte
ore insieme a verdure ed erbe aromatiche. Piatto importante è "fave e foglie", Ma anche
le paste fresche hanno grande tradizione: cavatelli, orecchiette,
sagntedd (fettuccine) e i
particolarissimi "sciongj",
spaghettoni cavi simili ai bucatini. ogni martedì, giovedì e sabato nelle
macellerie del paese, tutte dotate di forno a legna, si sfornano gli spiedi
di "marrciedd",
involtini di carne ovina aromatizzata. Formaggi:disponibili in gran quantità
e varietà. Si va dalla "tuma",
ai pecorini semistagionati e stagionati. Nel bosco si trovano asparagi e funghi. Particolarmente
apprezzati sono i funghi porcini,
ovuli , "mazze di tamburo" e diverse altre
qualità. Prodotti apprezzati della cucina locale sono i "lampascioni"
tipiche cipollette selvatiche dal gusto amarognolo. La salciccia, la
soppressata e i salumi in genere sono molto rinomati e d apprezzati. |
Altro |
Masserie.
Nel territorio di Salandra ci sono diverse masserie:
mass. Lisanti in contrada Campa; mass. Dinnella contrada
Bradanello; mass. Locilento contrada Gruso; mass. Terranova contrada San
Felice; mass. Grassano Monte Cuccaro; mass. Bonelli contrada Armatella; mass.
Marzario……….mass. Viseglia……
In alcune di esse, vi è ancora la tradizione del pascolo
di ovini e caprini allevati allo stato brado e,viene effettua la mungitura in
due diversi modi: quella antica “manuale”e quella moderna “con gli appositi
strumenti”. Con il latte munto, producono la ricotta e i vari tipi di formaggi sopra descritti.
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Vini |
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Olii |
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Gastronomia |
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Altro |
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Prodotti Speciali (Inserire i dati e le immagini relative
a prodotti studiati per individui soggetti ad allergie e/o intolleranze
alimentari: celiachia, intolleranza al lattosio, etc. Lasciare vuoti i campi
per i quali non si è in possesso di contenuti pertinenti)
Gastronomia |
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Altro |
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Itinerari Archeologici |
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Itinerari Turistici |
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Itinerari Culturali |
1° Maggio Festa dei Lavoratori: Giochi del 1° Maggio.
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Itinerari Religiosi |
25 Marzo Pellegrinaggio alla Madonna
dell’Annunziata,Venerdì Santo: solenne Processione; Sabato Santo Processione
della Vergine al Calvario, ore
17:00, Passio Cristi - rappresentazione in costume
della Via Crucis (a cura della Pro Loco Salandra); Quarta domenica di Maggio,
processione e festa campestre alla Madonna del Monte; 13 Giugno processione e festeggiamenti in
onore di S.Antonio da Padova; 16 Luglio
processione e festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine; 16-17-18 Agosto processione e festeggiamenti
in onore del Santo Patrono S.Rocco.
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Itinerari Naturalistici |
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Itinerari Enogastronomici |
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Altro |
Motoraduno Nazionale
Ogni anno il Moto Club Salandra organizza il motoraduno
che è sempreuna grande occasione
d’incontro e di amicizia tra tantissimi motociclisti provenienti da tutta
Italia, e un modo per far conoscere ulteriormente le bellezze della terra di
Lucania.
Kartodromo
Il progetto del Kartodromo è stato approvato nel 1992.
Prima di questo, l’area era adibita a terreno agricolo. Nel 1996 è stata
ultimata la costruzione e sono state effettuate le prime gare di kart, Supermotard e
rally. Il complesso è dotato di un bar-Pizzeria e l’officina
meccanica e tutte le attrezzature per trascorrere una lieta giornata tra i
motori e la natura.
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